L’estate 2021 ha visto una timida ripresa e le agenzie di viaggi che hanno puntato sul prodotto Italia, Spagna e Grecia sono riuscite ad alzare timidamente i propri dati di fatturato ma per la vendita dei pacchetti turistici extra EU sono tutti in attesa della normativa sui corridoi Covid-free.
Per quanto riguarda il turismo nazionale, l’estate ha portato ad un’incremento del fatturato del settore ma i dati dimostrano che la crisi non è per nulla finta.
Da un’indagine dell’Osservatorio Confturismo 4,5 milioni di italiani non sono andati in vacanza. 20,5 milioni di italiani si sono concessi una vacanza di almeno 5 notti (71%) mentre per il 18% dei vacanzieri il soggiorno è stato più breve e per il 5% la vacanza s’è tradotta in più gite giornaliere. Sul territorio italiano hanno sofferto molto le città d’arte soprattutto per il calo dei turisti stranieri.
I corridoi Covid-free sono una speranza per le ADV?
La conferma dell’apertura di corridoi turistici Covid free in direzione delle principali mete turistiche extra UE ovvero Maldive, Seychelles, Mauritius, Repubblica Dominicana, Aruba, ma anche Sharm El Sheick e Marsa Alam è una speranza importante sia per tour operator che agenzie di viaggi.
L’obiettivo dell’introduzione dei corridoi covid-free è assicurare una vacanza senza quarantena, cercando di garantire al massimo canali anti-contagio a partire dal volo alla struttura ricettiva attraverso il rispetto di regole e norme di sicurezza sanitaria decisamente più rigide rispetto ai viaggi interni al continente.
Per effettuare un volo verso queste destinazioni esotiche permane l’obbligo del green pass e si aggiunge la necessità di effettuare un tampone molecolare o antigenico con risultato negativo entro le 48 ore precedenti alla data di partenza. Solo nel caso in cui il risultato del tampone non dovesse essere presentato entrerà in vigore l’obbligo di quarantena. Inoltre solo nel caso di una vacanza oltre la settimana di permanenza, sarà obbligatorio sottoporsi nuovamente a tampone molecolare o antigenico prima del rientro.
Nei villaggi turistici, hotel e resort resta l’obbligo delle norme già in vigore per mantenere gli ambienti igienizzati e gli ospiti in sicurezza.
Novità importante è la necessità per il viaggiatore di stipulare una polizza assicurativa sanitaria che offra copertura in caso di contagio.
Le agenzie di viaggio e i tour operator chiedono però chiarezza sull’ordinanza (che puoi trovare a questo link) che ad oggi lascia spazio a interpretazioni soprattutto per quanto riguarda l’obbligatorietà della polizza assicurativa da inserire nei pacchetti di viaggio. Gli agenti di viaggio si trovano nuovamente nella condizione di dover interpretare con difficoltà l’ordinanza relativi ai corridoi Covid-free e lamentano molta confusione nella comunicazione.
I player del turismo europeo chiedono risposte immediate
Non solo in Italia i player del settore chiedono a gran voce interventi chiari e immediati, infatti pochi giorni fa è stato redatto un comunicato congiunto siglato dai diversi operatori turistici europei compresi TO, agenzie viaggi e vettori aerei che chiede l’abolizione delle restrizioni non necessarie.
Richiedono di valutare le limitazioni ai viaggi non in base al solo tasso di positività ma al numero dei ricoveri ospedalieri e all’andamento della campagna vaccinale. Nel comunicato viene inoltre richiesto ai leader politici europei di armonizzare le norme nei vari stati in particolare rispetto al riconoscimento dei vaccini e la durata di immunizzazione.
L’intero comparto turistico, dalle agenzie di viaggi ai vettori aerei, chiede alla politica nazionale e internazionale risposte chiare e tempestive per ripartire; valutando la reale necessità di prolungare restrizioni che hanno come grande impatto quello di non far ripartire l’industria turistica e generare la perdita di milioni di posti di lavoro.