Mercato

La ripartenza dei viaggi negli Stati Uniti

Finalmente il giorno tanto atteso è arrivato: ieri lunedì 8 novembre è stato il giorno che ha segnato la ripartenza dei viaggi negli Stati Uniti.

Dopo oltre 18 mesi di confini chiusi a causa della pandemia, tutti i viaggiatori vaccinati provenienti dall’area Schengen, Regno Unito, Irlanda, Cina, India e Brasile possono entrare nuovamente negli Usa.

Tuttavia sono numerose le regole da rispettare per poter intraprendere questo tipo di viaggio, vediamo di fare un po’ di chiarezza.

Le regole per la ripartenza dei viaggi negli Stati Uniti

L’entrata sarà consentita sono ai turisti “totalmente vaccinati” con vaccini approvati dalla Fda: Moderna, Pfizer e Johnson and Johnson. O in alternativa con AstraZeneca, uno dei vaccini inseriti nella Emergency Use Listing (Eul) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Per essere considerati “totalmente vaccinati” devono trascorrere:

  • 2 settimane (14 giorni) dopo la dose di un vaccino Covid-19 monodose accettato
  • 2 settimane (14 giorni) dopo la seconda dose di un vaccino Covid-19 che prevede 2 somministrazioni
  • 2 settimane (14 giorni) dopo aver ricevuto 2 dosi di qualsiasi combinazione “mix-and-match” di vaccini Covid-19 accettati somministrati ad almeno 17 giorni di distanza.

Se non si soddisfano questi requisiti non si è considerati come “totalmente vaccinati” e non è consentito l’ingresso negli Stati Uniti (a meno che si abbiano meno 18 anni o per controindicazioni mediche che attestino che i viaggiatori non possano essere sottoposti a vaccinazione).

Per i viaggiatori vaccinati resta comunque l’obbligo di esibire all’imbarco l’esito negativo di un Covid-test molecolare o antigenico, effettuato entro 3 giorni prima della partenza per gli Stati Uniti.

La riapertura dei confini degli Stati Uniti per i turisti e i viaggiatori vaccinati provenienti dall’Unione Europea – ha dichiarato Ivan Bassato, direttore operazioni aviation di Aeroporti di Roma – è un segnale molto positivo e di speranza per il futuro. La pandemia ha colpito duramente tutti i settori ma in particolar modo il trasporto aereo che stenta a tornare alla normalità. Dopo un anno e mezzo in cui i viaggi aerei si sono bloccati a livelli che non hanno precedenti nella storia, la decisione dell’amministrazione americana rappresenta un vero impulso per il settore dell’aviazione e un primo passo verso la riapertura delle nostre economie”.

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