In questi ultimi mesi siamo stati letteralmente bombardati da notizie giornaliere rispetto alla tematica del passaporto sanitario.
Come potete comprendere per noi di Travelgood, come sicuramente per voi agenti di viaggio, è un argomento particolarmente sensibile in quanto potrebbe rappresentare la possibilità di ripresa almeno per salvare la stagione estiva 2021.
I continui cambi di direzione dell’Unione Europea e le diverse prese di posizione dei singoli stati sembrano variare ogni giorno le carte in tavola. In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza.
Mentre l’Unione Europea ragionava sulla strada da percorrere per la creazione di un’applicazione digitale che permetta di far viaggiare almeno i vaccinati, in Europa alcuni paesi si erano già mossi ed attrezzati obbligando l’UE a dare una risposta concreta e unitaria all’esigenza. Dopo un lungo dibattito rispetto ai problemi legati alla discriminazione – discorso non ancora esaurito – non si parla più di passaporto vaccinale ma di un passaporto sanitario che certifichi tre situazioni: l’avvenuta vaccinazione, la negatività al test o la guarigione dal coronavirus.
Ottima notizia è quella relativa al ricorso alla procedura d’Urgenza del Parlamento Europeo per accelerare la creazione e l’applicazione del passaporto sanitario digitale con l’obiettivo di essere pronti per il mese di giugno. Ed è proprio in questi giorni sul tavolo dei leader la lavorazione al pacchetto normativo che andrà a legittimare la richiesta del passaporto sanitario per chi vorrà viaggiare.
Per ora sembra che resterà a capo dei singoli stati decidere quale alleggerimento delle restrizioni riconoscere ai possessori del certificato.
Spieghiamo cosa è il “Travel Pass Iata”
Mentre l’Europa sta lavorando ad un piano per il passaporto sanitario, la IATA con l’intento di aiutare il comparto aereo prima che sia troppo tardi, ha annunciato l’arrivo del Covid Travel Pass entro poche settimane.
Si tratterebbe di un’applicazione mobile gratuita, disponibile per iOS e Androis, con la funzione di archiviare tutti i certificati di vaccinazione e i risultati dei test COVID dei passeggeri.
Ottima idea peccato che la strada sia davvero molto in salita e non può essere fatta senza un coordinamento centrale. Le problematiche sono relative alla decisione dei requisiti di accesso; la necessità di avere un elenco di laboratori e fornitori di vaccinazioni certificati che digitalizzino i risultati e li rendano leggibili per la app, da affrontare anche il tema della privacy dei passeggeri nonché accordarsi con i vari Stati sul riconoscimento del servizio.
Quindi non pensate al Travel Pass IATA come soluzione a breve termine anche se Singapore Airlines, Etihad, Emirates, Qatar Airways e Air New Zealand sono tra le compagnie che hanno annunciato una collaborazione di accettare il Covid Travel Pass sui loro voli.
Buone notizie dall’Italia
Anche se non si tratta della soluzione che ci porterà a viaggiare domani, fa molto piacere sapere che una start-up italiana è pronta con un’applicazione digitale a sostegno del passaporto sanitario: il VaxPass.
Uno strumento digitale gratuito che rende visibili i risultati dei test ed eventuali vaccinazioni.
Una bella notizia in una nebbia di insicurezza che parte in primis dai dubbi scientifici che stanno sorgendo rispetto all’effettiva durata dell’immunizzazione del vaccino.
Passaporto sanitario attivo in Cina e Israele
In questi due paesi il passaporto vaccinale è già in uso. La Cina è il primo paese al mondo ad attivare il passaporto vaccinale, disponibile solo per i cittadini cinesi attraverso l’app Wechat.
In Israele è stato rilasciato, dopo la seconda dose vaccino Pfizer il green pass. Questo Pass speciale, permette ai vaccinati di poter accedere a palestre, hotel, piscine e luoghi di culto.
Ma come si ponono questi due paesi rispetto ai viaggi internazionali? Non abbiamo ancora una risposta.
Intanto nella maggior parte degli stati europei la vaccinazione della popolazione procede a rilento. E anche dai vertici UE ci si pone la questione che se il passaporto sanitario fosse pronto a breve sarebbero comunque troppo pochi i vaccinati per poter davvero salvare la stagione estiva e aiutare la ripresa del settore turistico.
Non ci resta che stare a guardare, sperando che il ritmo con cui vengono somministrati i vaccini aumenti e che siano realmente efficaci a lungo termine.
L’unico consiglio che ci sentiamo di darvi è di utilizzare questo lungo tempo sospeso per prepararvi alla ripresa. Perché siamo quasi certi che ci sarà un effetto volano. Troppo tempo abbiamo passato a sognare le vacanza, la spensieratezza, la scoperta e la magia che solo il viaggio riesce a regalarci.